Le attività di manutenzione dell’area del Laghetto da parte dei nostri volontari sono sempre state caratterizzate dal rispetto e dalla salvaguardia della vegetazione spontanea, che all’interno del sottobosco è sottoposta a vari gradi di tutela e che trovano il loro inquadramento giuridico in una serie di norme nazionali e regionali.

La vegetazione spontanea riveste un ruolo di particolarmente importanza al Laghetto, oltre che per se stessa, anche perché ospita un importante ecosistema costituito dalla piccola fauna, ovvero dai piccoli mammiferi, da alcune specie di anfibi e rettili a sua volta protetti, dalle diverse comunità di specie di invertebrati e dal restante mondo degli artropodi. Tutte queste comunità del regno animale, unitamente alla vegetazione (incluse naturalmente le specie arbustive) coesistono all’interno di un delicato equilibrio fatto di relazioni reciproche che nel loro insieme costituiscono la così detta BIODIVERSITÀ del LAGHETTO, un bene prezioso da preservare per la nostra e soprattutto per le future generazioni, data la sua quasi totale scomparsa nelle campagne della pianura Padana, ormai sempre più monopolio dell’agricoltura e della zootecnia industriale.

Tutto questo spiega come i tagli della vegetazione erbacea sono sempre stati effettuati dai nostri volontari per quel che basta a consentire il normale passaggio pedonale lungo i sentieri, tale da rendere il parco un’area visitabile e fruibile dal punto di vista naturalistico. Sfalci eccessivi e ingiustificati, magari in zone non fruite e in cui non c’è passaggio, o peggio, l’eliminazione di specie protette, non solo va contro le norme, ma sono del tutto incompatibili dal punto di vista scientifico e naturalistico per le ragioni sopra esposte.

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La biodiversità: un bene prezioso da preservare, non solo al Laghetto