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Ambiti PLIS Fiume Strone San Paolo
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IL PLIS DEL FIUME STRONE
Il Parco dello Strone è ubicato nella provincia di Brescia, a cavallo fra i Comuni di Pontevico, San Paolo, Verolanuova e Verolavecchia. L’assetto naturale e paesistico è caratterizzato dalla presenza del corso d’acqua che nasce come emissario del laghetto Scarpizzolo nel Comune di San Paolo, scorre nella pianura irrigua toccando i Comuni di Verolanuova e Verolavecchia e confluisce nel fiume Oglio all’altezza dell’abitato di Pontevico, dopo aver percorso un tratto di circa 18 km.
Lo Strone è alimentato lungo il suo percorso dalle risorgive e dai colatori irrigui e ha un letto posizionato circa sei metri sotto il piano di campagna. Di fatto può definirsi un corso d’acqua naturale con un ampio paleoalveo dalle suggestive ripe di particolare interesse paesaggistico, nonché con spiccate valenze naturalistiche. Lungo la fascia interessata dal Parco si trovano diverse aree boscate, la cui composizione specifica varia in relazione alla vicinanza dei corsi d’acqua, al livello della falda e al grado di antropizzazione.
La fascia alberata e cespugliata, ubicata prevalentemente ai limiti e sulla scarpata del terrazzo fluviale più vicino all’acqua, è costituita essenzialmente da salici bianchi e ontani neri sparsi, da pioppi bianchi e pioppi canadesi di notevoli dimensioni, platani comuni e robinia. Inoltre si possono riscontrare, in limitati esemplari, farnie, olmi comuni e aceri campestri. Fra gli arbusti è da segnalare la presenza di numerosi sambuchi neri e qualche esemplare di biancospino, sanguinello, pruno selvatico e nocciolo.
La vegetazione delle zone umide comprende zone a ontaneto e a saliceto, normalmente frammisti e di limitate dimensioni. Per le emergenze floristiche, si segnala la presenza della felce certosina, della listera maggiore e del campanellino di primavera. Le aree più importanti dal punto di vista floristico sono quelle dello Stagno delle Vincellate e del Laghetto di Scarpizzolo, dove sono state rinvenute specie rare, come la colombina media (Corydalis intermedia). Nel Parco significativa è la presenza dell’avifauna. Tralasciando le specie più comuni legate al territorio coltivato, nei complessi boscati si trovano esemplari di rigogolo, colombaccio, allocco, picchio rosso maggiore e torcicollo e nelle zone umide, caratterizzate da folta vegetazione acquatico-palustre, specie come il germano reale, il porciglione, la cannaiola verdognola e l’usignolo di fiume, oltre al piro-piro piccolo, al martin pescatore, alla ballerina bianca e al pendolino. Significative sono anche le realtà architettoniche comprese nel Parco: numerose cascine con tipologia tipica della pianura irrigua, borghi rurali composti da grandi aziende, residenze padronali e manufatti irrigui. Interessante la presenza di una moja e di una ghiacciaia.
Gli interventi previsti dal Parco sono volti ad assicurare un equilibrio tra le aree urbane e le aree a vocazione agricola e naturalistica e una corretta fruizione delle stesse anche per la ricreazione e il tempo libero. In particolare è stato previsto il recupero della Cascina Vincellate e delle aree limitrofe, al fine di dotare il Parco di una sede e di un centro di ritrovo, a cui si aggiungono la realizzazione di un giardino botanico e di un’area di osservazione naturalistica. Lo stesso dicasi per il Casino del Laghetto, presso Scarpizzolo, dove l’associazione AMICI PER IL LAGHETTO ha da poco trasferito la propria sede, che diventerà centro didattico e di ritrovo per i visitatori del parco.