La storia del Laghetto di Scarpizzolo nel Parco (PLIS) del fiume Strone è indissolubilmente legata ai suoi significativi manufatti irrigui, un sistema di ingegneria idraulica che deve le sue origini all’opera imponente dell’uomo nel corso dei secoli. Essi hanno una storia che risale ai monaci benedettini dell’Abbazia di Leno (fondata da Desiderio, Re dei Longobardi nel 758), che per primi, verso il 1200-1250, hanno sanificato queste zone un tempo paludose, addomesticandone i primitivi corsi d’acqua, per renderli fruibili all’attività agricola. Oggi l’acqua del Laghetto è sfruttata per scopi irrigui dal Consorzio Irruguo Due Quinzane, mentre l’antico e articolato sistema idraulico che governa le acque del Laghetto è gestito dai volontari dell’associazione Amici per il laghetto, che si occupano da oltre vent’anni anche della tutela e della valorizzazione dell’area a parco intorno al Laghetto.
In particolare, la gestione delle imponenti paratoie del Chiavicone Nord (le cui acque precipitando per 7 metri danno vita al fiume Strone) e del Chiavicone sud (con la sua grande cascata) viene effettuata ancora oggi manualmente. Questo significa che i volontari le alzano o le abbassano tutti i giorni o quasi (e se serve anche più volte al giorno), per regolare il livello delle acque e la portata dei corsi d’acqua a valle dell’invaso, in funzione delle condizioni metereologiche, o delle necessità di irrigazione da parte del Consorzio. Un’antica pietra graduata, monitorata più volte al giorno dai volontari e posta nei pressi del Chiavicone all’imbocco della roggia Quinzana visualizza immediatamente il livello dell’invaso.
Per maggiori informazioni sulla storia dei manufatti irrigui, sul Laghetto di Scarpizzolo, sul parco del fiume Strone e sulla nostra associazione si può visitare il sito www.amiciperillaghetto.it.
Dettaglio di una chiusa del Chiavicone Nord
Il Chiavicone Sud e la cascata
Una chiusa dell’imponente Chiavicone sud
L’antica pietra graduata
“Collage” di fotografie dei monitoraggi dei livelli (oltre 500/anno)