E’ sufficiente percorrere uno dei numerosi sentieri lungo il fiume Strone ed i corsi d’acqua circostanti, oppure trovarsi immersi nella vegetazione nei dintorni del Laghetto per ammirare un panorama del tutto unico e inconsueto rispetto al paesaggio agricolo che, fuori dai centri abitati, ha modellato la quasi totalità della pianura bresciana.

Spezzando le linee monotone e regolari delle coltivazioni, l’area del Laghetto offre al visitatore una fitta rete di sentieri da percorrere a piedi o in bicicletta. Si tratta di percorsi panoramici e naturalistici che si diramano lungo sentieri in erba o su sterrato. Data la natura pressoché pianeggiante del territorio, essi non presentano difficoltà particolari, salvo in alcuni casi incontrare dei piccoli dislivelli di qualche metro.

Non c’è percorso che non vanti più motivi di interesse: dagli antichi manufatti irrigui che sono entrati da secoli a far parte del paesaggio locale, ai numerosi corsi d’acqua, alla ricca vegetazione costituita da arbusti e piante d’alto fusto, il visitatore si trova catapultato in una piccola oasi naturale, in cui a farla da padrone è il silenzio, interrotto solo dallo scorrere delle acque e dal piacevole cinguettio, a dispetto del traffico delle auto e dei centri commerciali, aimè da qui non troppo lontani.

Rivolgendo poi lo sguardo fuori dal parco, i campi coltivati si perdono a vista d’occhio, in una successione di ritmiche geometrie, a ricordarci la vocazione profondamente agricola di questo territorio. Completano il paesaggio la vista di alcuni campanili Sanpaolesi e a nord, nei giorni più limpidi, le Alpi e le Prealpi, con i profili familiari di alcuni monti dai nomi noti anche alle genti di qua, che ci fanno capire che siamo in Lombardia.

Il Chiavicone Nord, il Chiavicone Sud e lo Scolmatore sono i principali elementi di interesse dell’area. Essi contendono alla natura stessa che li circonda il ruolo di principale attrazione dell’area del Laghetto.